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giovedì 6 dicembre 2007

Fibra: la mia verità sul mondo dello spettacolo. Parola di “Bugiardo".

(Panorama) La scena è sempre la stessa. Noi che raggiungiamo l’artista, nel caso specifico Fabri Fibra, in uno studio della casa discografica, la Universal, per parlare dell’uscita di un nuovo album.

Presentazioni e strette di mano. Siamo di Panorama.it, molto piacere… “Ah Panorama (sorride Fabri), vi devo tanto”.
Per via delle copertina di un anno e mezzo fa?
Sì, quella copertina mi ha aiutato in qualche modo.

C’era scritto “il suo primo disco”, nel senso che era il primo con una major.
Vero. Ma chissà quante persone avranno pensato “che culo questo, al disco d’esordio e già sbanca”. Non era però la prima esperienza in senso assoluto. Fabrizio Tarducci, ora Fabri Fibra, porta con sé la classica storia di chi, rischiando parecchio, ce l’ha fatta. Partito a 28 anni (ora ne ha 31) dalla sua Senigallia, nelle Marche, dove vendeva saponette per alberghi e, in pratica, lavorava in magazzino, passato per l’Inghilterra, dove si guadagnava il pane in una fabbrica di penne, è arrivato a Milano nel 2005 non avendo ancora un contratto in tasca. Erano i giorni dei provini con la Universal e di Applausi per Fibra (Guarda il video), il singolo che lo ha lanciato. Intanto, mentre aspettava la risposta della casa discografica, mandava curricula in giro. Il programma era di provare, se entro 6-7 mesi non ci fossero stati risultati, sarebbe tornato a casina. Poi, come dice lui stesso, “la gente mi ha premiato”.

Senta, lei dice di essere un “bugiardo” (così si intitola l’album, il quarto della sua carriera). Ma a noi sembra che dica un sacco di verità.
Quando sono arrivato a Milano e ho avuto successo con Tradimento (il disco precedente, ndr) e la successiva tournèe, ho avuto un blocco psicologico. Tutto quello che dicevo e che scrivevo era ascoltato da tutti.
C’è qualcosa che l’ha infastidita particolarmente?
La reazione della gente che ruota intorno al mondo dello spettacolo. Non sono mai stato considerato come persona. Nel momento in cui sono arrivato al primo posto in classifica tutti mi hanno cercato, ragazze comprese. Quando hai il successo tutti vogliono collaborare con te. E mi sono chiesto perché ora e non prima? Faccio un esempio, da piccolo ero grassissimo e le ragazze non mi cagavano. Le prime storie le ho avute a 18 anni. Adesso che 4 o 5 al giorno ti chiamo perché ti vogliono vedere, mi fa schifo. Ecco, queste sono le domande che mi sono fatto in questo disco. Se per i giovani d’oggi la missione è diventare famosi, per fare la vita del vip, siamo messi male. Quella vita lì è tutta finta. È la bugia più grossa che esista.
La società che descrivi è complicata.
Partecipiamo una sorta di Truman Show. I muri che ci circondano sono di cartone. Gli entusiasmi sono finti. E io ho detto che il mondo dello spettacolo è bugiardo. È bugiardo perché, per esempio, una ragazza può pensare di risolvere tutti i problemi facendo la velina. Poi con Vallettopoli ti accorgi che la velina è costretta a fare certe cose, a combinare i servizi fotografici. Devi stare attenta a stare sempre nella pagina del gossip.
Però, a volte, basta dire la verità e non essere bugiardi.
Non è così. Se tu fai la musica devi regalare dei sogni. Devi dire che l’amore è eterno, che stare con te è stato bellissimo. Se tu fai una musica di rottura, come la mia, non va bene. Io faccio incazzare la gente. Il brutto è che sono da solo. Prendiamo i Negramaro che sono quasi costretti a fare gli intellettuali. Sembra che abbiano riscritto la Divina Commedia. Tutto ciò è nauseante. Non vedo in circolazione uno specchio dei nostri tempi.
Dunque ciò che è prodotto dal mondo dello spettacolo è tutto falso?
Ma sai quanto si odiano gli artisti? Quanti problemi ci sono nei live. Voglio uscire prima io. Con quello non suono? La differenza è che io queste cose le dico, gli altri no. Fanno finta di volersi bene.
Una curiosità ce la toglie? Nel disco ha demolito un po’ di personaggi, tipo Laura Chiatti e dj Francesco (che non si chiama più così, ma Francesco Facchinetti). Qualcuno di loro si è fatto sentire per lamentarsi?
Secondo me sono tutti traumatizzati. Però non ci posso far niente se a Buona Domenica parlano sempre del fatto che la Gregoraci si sposerà con Briatore e vivrà in uno yacht lussuoso. E lo farà dopo tutto quello che abbiamo sentito su di lei. Io non giudico nessuno, dico solo che in Italia succedono queste cose qua.
Sei un bravo cronista allora.
Vero, infatti, nel disco dico che volevo fare il giornalista.
Magari di Panorama?
Non sarebbe male. Come la vedete?

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