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venerdì 2 novembre 2007

Le grandi star passano dal set di Hollywood al palco di Londra.

Dopo le prove teatrali di Nicole Kidman (protagonista di The blue room ormai quasi dieci anni fa) e Daniel Radcliffe (il maghetto apparso seminudo in Equus lo scorso anno), è ora la volta di Christian Slater e di Ewan McGregor, entrambi in cartellone in prestigiosi teatri del West End di Londra.

Christian Slater (nella foto) ha debuttato lo scorso 15 ottobre in Swimming with Sharks, messa in scena di una commedia americana scritta e diretta da George Huang e interpretata da Kevin Spacey e Frank Whaley. L’opera è in scea al Vaudeville Theatre per la regia di Michael Lesslie, che ha fatto la sapiente scelta di Slater come protagonista. L’attore, oltre ad attrarre pubblico con il solo nome, è davvero incendiario e irresistibile nella sua interpretazione di Buddy Ackerman, un super produttore hollywoodiano. La storia è spietata e forte, e si può risolvere nella eterna domanda: riuscirà uno sceneggiatore idealista, assunto come schiavo da un potente uomo d’affari, a realizzare il suo sogno e ad avere una possibilità a Hollywood?

Dopo Christian Slater tocca ad Ewan McGregor che debutterà invece a fine novembre in Othello al Donmare Warehouse Theatre. Sulle scene sarà Iago, personaggio terribile, odiato da tutti e amato da ogni attore.

Altra star in scena in questo periodo è Patrick Stuart che, nonostante abbia raggiunto la fama attraverso grandi produzioni americane, è come Daniel Radcliffe un inglese puro, proveniente addirittura dalla Royal Shakespeare Company. Fino alla fine di novembre il più noto Professor Xavier (in X-men) o meglio conosciuto come Capitano Picard (in Star Trek) interpreterà Macbeth nella più sanguinosa e forte tragedia shakespeariana al Gielgud Theatre.
Se molte star americane rinunciano ai loro stratosferici ingaggi cinematografici pur di poter calcare un palcoscenico londinese, non sempre il nome in cartellone poi conquista anche il pubblico. Sono molti gli attori amati al cinema che hanno avuto amare sorprese e aspre critiche per le loro interpretazioni teatrali: un caso su tutti è quello di Julia Roberts, protagonista l’anno scorso nella commedia drammatica (in tutti i sensi) Three days of rain.

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