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venerdì 28 marzo 2008

Sesso, studenti e case. "Offro a studentessa una stanza doppia. Per il pagamento chiedo solo prestazioni sessuali".

Annunci esplici o velati, rivolti a chi deve pagarsi gli studi. Il caso scoppia in Francia. Un'inchiesta fotografa il fenomeno italiano. "Casa gratis in cambio di sesso" in Rete il mercato degli affitti hard. Il documento di Repubblica Tv: così attirano le studentesse.

(Laura Pertici e Fabio Tonacci - La Repubblica) C'è chi scrive "cerco un aiuto domestico". E invece vuole sesso in cambio di un tetto, una stanza. Perché desidera una ragazza che si muova per casa, che entri ogni tanto gli faccia compagnia. Una donna con la quale ridere davanti alla tv. "Offro a ragazza italiana o europea max 32 anni posto in camera doppia centro di Milano. Completamente gratis. Prestazioni saltuarie da concordare. Sono un professionista di 29 anni, sano e pulito".

Per avere quella ragazza si va su internet, ci si affida ad una bacheca virtuale, un portale di annunci. Si spera che dall'altra parte, davanti al computer, ci sia una studentessa, magari fuori sede, senza troppi soldi. Una disponibile. E la si trova. Perché se decine e decine sono i messaggi di maschi che cercano e che ogni giorno vengono pubblicati da portali conosciuti e rispettabili, parecchie sono le risposte delle ragazze.

"Ho bisogno di mini appartamento e persona discreta con cui condividere affitto in zona centrale. Sconto in cambio di sesso". Repubblicatv ha incontrato gli uomini che preferiscono la scorciatoia. Ha risposto ai loro inviti lanciati dai siti più comuni: Kijiji, Porta Portese, Bakeka. Da una mail è nata una telefonata. Poi un appuntamento al bar. Dopo diversi imbarazzi ecco l'appartamento, la stanza, il conteggio dei rapporti. "Quante volte al mese?". Dipende. Davanti ad una persona in carne ed ossa, gli uomini sembrano più impacciati. Sospettosi. Il video che testimonia gli incontri (girato con telecamera nascosta) è all'indirizzo web tv. repubblica. it. Qui vi raccontiamo come è nata e cresciuta questa inchiesta.

LO STUDENTE
Marco ha un altro nome. Ma viene davvero dall'Abruzzo, studia Giurisprudenza a Roma, ha 23 anni. Lui su internet è spavaldo. Da Bakeka. it annuncia: "Offro a studentessa una stanza doppia, costo 270 euro. Per il pagamento chiedo solo prestazioni sessuali". Rispondiamo al messaggio, ci manda una mail con il suo numero di cellulare. Telefoniamo. È mattina. Lui è a casa a studiare. "Vediamoci, così parliamo con calma". Sì, ma quante volte, non vorrei ci fossero equivoci. "Ora non so dirti, è meglio se ci incontriamo".

Ci troviamo in un bar sulla via Tuscolana, non lontano da Cinecittà. Marco si nasconde dietro agli occhiali neri. Ha l'aria un po' arrogante. Ordina il caffè, si siede. Alza le lenti. Racconta. "Ci sono dei miei amici che lo fanno, hanno delle ragazze in casa. Sono studentesse pure loro. Solo che facendo sesso risparmiano sull'affitto. Io sto in una camera grande. C'è un letto a una piazza e mezza. Se vuoi quello lo do a te, ne possiamo mettere uno più piccolo vicino. Ogni mese pago 270 euro, in casa c'è pure un coinquilino. Tu magari potresti trasferirti piano piano. Così non se ne accorge il proprietario". Non voglio diventare una fidanzata, cosa ti aspetti, due o tre volte al mese? "Non lo so, te l'ho detto. Ma non faccio beneficenza, all'annuncio hanno già risposto tre ragazze prima di te. Non voglio forzature".

Un caso isolato? No. "Non si può dire quanti siano gli universitari che alimentano questo mercato - dice Giulia Serventi Longhi, direttrice di Studenti Magazine - ma dal nostro sito Studenti. it abbiamo lanciato due forum per sapere se in ateneo c'è chi usa il corpo per fare soldi. Pensavamo ad una provocazione, ci hanno risposto in tantissimi. C'è chi ha l'amico gigolò, chi la compagna che fa la camgirl e si spoglia davanti alla webcam. Se non si hanno problemi di coscienza, l'affitto in cambio di sesso è una strada percorribile".

IL QUARANTENNE
In Francia a gennaio è stato pubblicato il romanzo-confessione Mes chères études ("I miei cari studi") della ventenne Laura D. Senza falsi pudori la giovane parla delle sue esperienze di studentessa costretta a prostituirsi, via internet, per pagare le tasse universitarie. Il quotidiano "Le Figaro" si è occupato di sesso in facoltà: citando uno studio del sindacato Sud etudiantes del 2006 ha registrato che 40mila giovani tra i 19 ed i 25 anni erano pronti a concedersi per pagare rette e affitti. E un altro giornale, "Liberation", si è interessato al fenomeno del "sesso per un tetto": pagamenti in natura in cambio di una stanza o un appartamento.

Notizie che hanno colpito un inserzionista napoletano di 45 anni. Su Vivastreet. it ha pubblicato questo messaggio: "Annuncio serio. Come a Parigi. Offro gratuitamente una stanza arredata indipendente con bagno in palazzo signorile zona Vomero a studentessa universitaria. In cambio di due prestazioni sessuali mensili". Non siamo arrivati all'incontro. Il signore aveva già trovato compagnia.

L'UFFICIALE DELLA FINANZA
Lui ha 30 anni. Una casa grande. Intorno troppo silenzio, Arriva in anticipo in un bar sulla via Prenestina, a Roma. Vuole spiegare. "L'appartamento me l'ero venduto, adesso però lo sto ricomprando. Vorrei qualcuno con cui ridere se vedo un film comico, una persona con la quale scambiare due parole. Questa cosa del sesso sì, l'ho scritta. Ma adesso non so quantificare. Tu come fai? Quattro volte al mese che vuol dire? Conosciamoci, proviamo a capire di più. Non ti sto chiedendo di fare le pulizie. L'importante è avere in casa una persona fidata. Una che se lasci un braccialetto non te lo fa sparire".

Tra i vialetti dell'università "La Sapienza" nessuno si scandalizza. Entriamo in diverse facoltà, spieghiamo dell'inchiesta. Non si sorprendono. Molti studenti dicono che "non si fa per necessità, ma per avere una vita più facile". Però non vogliono giudicare. "Ne ho sentite parecchie di queste storie. Ognuno è libero. L'importante è non essere sfruttati".

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