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martedì 10 giugno 2008

Roma. Gaypride, polemiche sull'aggressione. Casa Pound replica: "Non siamo stati noi".

L'orgoglio gay ha sfilato sabato per le strade di Roma, dove sono stati celebrati un centinaio di matrimoni simbolici sul carro itinerante dell'Arcigay. Secondo quanto denunciato dall'Arcigay la festa è stata disturbata da un «gruppo di neofascisti» che ha tentato di fare irruzione nel corteo sventolando bandiere nere con croce celtica, ma sono stati bloccati dalle forze dell'ordine. Secondo un testimone, hanno gridato ai manifestanti «vi accoltelleremo tutti». «Erano una ventina di persone vestite in giacca e cravatta e ci hanno detto: vi accoltelliamo tutti». È il racconto di un ragazzo che dice di aver assistito alla «incursione dei fascisti» durante il corteo. «Ci hanno detto - ha proseguito - che dovevano andare ad un matrimonio e invece ci volevano aggredire». «Li conosciamo - ha detto un altro ragazzo dal carro dei centri sociali ('Strikè, 'La Torrè, 'Forte Prenestinò) - sono i fascisti del Circolo Futurista e di Casa Pound, volevano rovinarci la festa ma li abbiamo fermati». Secca la smentita da parte di Casa Pound: "Andavamo a un matrimonio".
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