
"Quando gli omosessuali - ha aggiunto - faranno in conti con questo, sarà utile per tutti".
"Quando gli omosessuali - ha aggiunto - faranno in conti con questo, sarà utile per tutti".
Ashton ha scoperto che la Jameson durante la sua carriera ha messo su un impero economico di tutto rispetto. In questo modo il 30enne attore si è reso conto di quanto fatturi l'industria cinematografica del sesso.
"Sarò l'attore protagonista di "Spread" un film un po' 'spinto' - ha dichiarato Ashton Kutcher a Mtv.com -. Finite le riprese posso anche prendere in seria considerazione l'idea di cimentarmi con il porno. Sono stato a Londra la scorsa settimana per lavoro e ho scoperto di quanto sia famoso lì il pornostar americano Ron Jeremy. Ho sempre pensato che l'industria del porno fosse limitato e invece mi sono accorto che non è così...". Ma la moglie Demi Moore è d'accordo?
È da un po' di tempo, infatti, che alcuni canali di punta della piattaforma satellitare stanno facendo a gara per offrire ai propri spettatori il meglio, e talvolta il peggio, dell'offerta a sfondo erotico o sessuale dell'intera produzione televisiva mondiale. E, l'avreste mai indovinato?, l'audience si è impennata.
Scegliendo quasi a caso, potremmo partire da Californication, in onda su Jimmy. Serie che ha scosso l'America per la sua spregiudicatezza e recentemente premiata con un Golden Globe. Sempre su Jimmy, troviamo Webdreams, docu-soap su chi ha fatto del porno on line il proprio business e la propria scelta di vita. Ed ancora Bordello, titolo che non lascia spazio ad equivoci.
Altro canale che al sesso si dedica in maniera approfondita è Cult. Con i documentari della serie Nudi e crudi, ci troviamo ad apprendere tutto sul cinismo e la crudeltà dell'industria del porno, o sul funzionamento delle «Macchine oscene» costruite per i più disparati usi sessuali. Ma ci troviamo anche a scoprire che il mondo della zoofilia (quello di chi ha rapporti con animali) non è esattamente quello che ci aspetteremmo. O ancora che persone affette da problemi fisici e menomazioni, spogliate dei loro abiti, ci mostrano il loro lato più vero.
MA QUESTO È UN «BORDELLO» LE PROFESSIONISTE RACCONTANO...
Su Jimmy va in onda Bordello. Protagonista di questa serie targata Hbo è il Moonlite Bunny Ranch, una casa di piacere di lusso autorizzata dislocata nel deserto del Nevada. Le telecamere di questa impertinente docu-fiction ci mostrano in modo alquanto esplicito tutto, ma proprio tutto quello che avviene nelle stanze del ranch, dai servizi offerti ai clienti alle riunioni con lo «staff».
Professioniste ci raccontano il loro approccio al sesso, le cure che destinano al proprio corpo, ci fanno vedere l'intimo che indossano, e quello che proprio trovano superfluo. Una delle ragazze, ad esempio, dice che non compra un paio di mutandine da parecchi anni. Sono soldi sprecati, visto che non le usa mai... Alla fine di uno degli episodi, assistiamo alla nomina della «puttana dell'anno». La più brava, ossia quella che ha fatturato di più tra le «impiegate» del ranch, riceve un bonus di quindicimila dollari e un viaggio premio.
Naturalmente la gioia della vincitrice non è legata al puro e venale interesse: le lacrime di commozione sgorgano dai suoi occhi come nelle premiazioni di ogni miss che si rispetti. A proposito, se vi state chiedendo quanto la professionista in questione abbia fatturato in un anno, la cifra è un milione di dollari.
PREFERITE I «SOGNI BAGNATI» O LA GARA DI MASTURBAZIONE?
Su Jimmy troviamo Webdreams («sogni bagnati»), docu-soap sul webmaster Dugmor con il pallino per l'hard e su personaggi che vivono del porno.
Per la serie Nudi e crudi, su Cult troviamo il reportage Masturbathon. Organizzata ormai da molti anni dai sessuologi americani Carol Queen e Robert Lawrence, è una vera gara di resistenza di autoerotismo per raccogliere fondi da donare in beneficenza. Durante l'evento oltre duecento tra uomini e donne si masturbano pubblicamente in un edificio in cui sono state disposte tre aree: una per soli uomini, una per sole donne e una mista. Ogni concorrente ha a disposizione anche la sua area privata in un ambiente accogliente con arredamento soft e musica di sottofondo. Il tutto con l'obiettivo di battere il record americano di 8 ore e mezzo consecutive di masturbazione. Gli importi sono determinati dal numero di orgasmi raggiunti e dal tempo impiegato. Nelle edizioni passate il ricavato è stato devoluto a organizzazioni no-profit che operano nel campo dell'educazione sessuale e a iniziative per la salute della donna e per la prevenzione dell'Hiv.
DONNE, DROGA E ALCOOL AL SOLE DI «CALIFORNICATION»...
In onda su Jimmy troviamo Californication. Interpretata dall'ex Fox Mulder di X Files, David Duchovny, la serie dal titolo «rubato» ad un famoso pezzo dei Red Hot Chili Peppers che potrebbe essere tradotto «fornicare sotto i cieli della California» (ma il gruppo rock losangelino non ha gradito, e ha fatto causa), è andata in onda in America sul network Showtime. Ha fatto scalpore, dividendo la critica ma entusiasmando il pubblico: cosa che ha indotto a metterne subito in cantiere la seconda stagione.
Hank Moody, svogliato e depresso scrittore in crisi creativa, girovaga sulla sua Porsche per la città e sfoga le sue inquietudini tra fiumi di alcool e droga, finendo tutte le sere a letto con donne diverse incontrate casualmente, meglio se molto giovani e spregiudicate. Tra pura fantasia e realtà lo scrittore fa sesso con tutte, da una suora in una chiesa alle adepte di Scientology. Fino al ritrovarsi una mattina la procace e pericolosissima figlia del nuovo compagno della sua ex moglie, nuda nel letto.
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1 - SVILUPPO ECONOMICO: CLAUDIO SCAJOLA
Claudio "bulldog" Scajola, 60 anni, ligure di Imperia, unico ministro del Nord Ovest (verrà esibito in apposite mostre accanto ai panda). Ex dc non pentito, nella prima parte della sua vita da tecnocrate ha lavorato presso vari uffici dalle sigle elaborate: Inpdap, Usl. Ministro berlusconiano di lungo corso, eredita la poltrona scomoda di Bersani. Liberalizzazioni, problemi energetici: bazzecole rispetto al ministero dell'Interno, che fu indotto a lasciare dopo aver dato del «rompicoglioni» a Marco Biagi (già morto) mentre aspettava con un certo nervosismo la motovedetta cipriota "Odysseus", in grave e fatale ritardo. Da allora guarda chiunque glieli rompa sul serio mordendosi le labbra.
2 - DIFESA: IGNAZIO LA RUSSA
Ignazio "Full metal jacket" La Russa, 61 anni, siciliano di Milano. Dal Msi al Pdl, senza mai perdere la testa (ma neanche una festa). Simpatico quasi come il padre, un famoso avvocato postfascista e donnaiolo («Che ci faccio io alle donne? L'assegno»). Per via della bellissima voce, ha doppiato una puntata dei Simpson. Recentemente al telefono Fini lo avrebbe scambiato per l'imitazione di Fiorello. Ma forse non l'ha scambiato per niente. Va al ministero della Difesa e non poteva essere altrimenti: con quel pizzetto un po' così e quello sguardo un po' cosà, se gli metti un basco in testa e una giacca verde militare sulle spalle, sembra un capitano di corvetta.
3 - POLITICHE AGRICOLE: LUCA ZAIA
Luca «Er Pomata» Zaia, 40 anni, di Conegliano come Sacconi (2 ministri su 12, è la Roma del Triveneto). Il volto nuovo della Lega, che i giornali locali chiamano Er Pomata - alla romana - per via del gel spalmato sui capelli, fu multato da vigili antifederalisti mentre andava a 193 all'ora in autostrada. («Stavo correndo a Venezia, mi avevano detto che era stata colpita da una tromba d'aria», si giustificò con creatività). Da presidente della Provincia fece assumere sei asini brucaerba, ritenuti a ragione meno costosi delle falciatrici. Enologo e laureato in scienza della produzione animale, il neoministro dell'Agricoltura capisce di agricoltura (evviva!) e in particolare di barbabietole. Lui ha promesso di ripartire proprio da lì: rialzati, barbabietola!
4 - SOTTOSEGRETARIO ALLA PRESIDENZA: GIANNI LETTA
Gianni "Duracell" Letta, abruzzese di Avezzano, 73 anni portati come un cinquantenne. Non è lombardo, eppure lavora 18 ore al giorno: Calderoli non se ne capacita e forse organizzerà un seminario per venire a capo dell'enigma, trovandogli un trisnonno di Abbiategrasso. E' il Sottosegretario per antonomasia di tutti i governi Berlusconi. Se l'Italia fosse una monarchia sarebbe il Mazzarino di re Silvio. Mentre se fosse una repubblica presidenziale, il De Gaulle di Arcore ne farebbe subito il suo primo ministro, affidandogli tutte le deleghe tranne quella per il tempo libero, di cui tanto Letta non sa che farsene. Conosce e custodisce molti misteri: il più impenetrabile resta la formula della gelatina con cui ogni mattina si ipnotizza i capelli.
5 - FUNZIONE: PUBBLICA RENATO BRUNETTA
Renato "La Brunetta" Brunetta venne così soprannominato dai quei burloni di colleghi d'accademia con un poco azzeccato riferimento alla cantante dei Ricchi e Poveri. In realtà, nacque povero 58 anni fa a Venezia, figlio di un venditore ambulante di protesi, ma divenne ricco studiando economia e applicandosi alla politica. Consigliere di Craxi, ha raggiunto il successo con Berlusconi, con il quale scherza amabilmente sulla statura (Brunetta è l'unico del Consiglio dei ministri più basso del Cavaliere). Caparbio e irascibile, è molto orgoglioso dei premi conseguiti e dei libri scritti, compreso uno amatissimo dai patiti del settore sull'"isteresi". Fiero avversario di Tremonti, si picca di essere grande intenditore di cinema.
6 - GIUSTIZIA: ANGELINO ALFANO
Angelino "Gesuita" Alfano, 38 anni, siciliano di Agrigento. E adesso da Santoro qualcuno dirà: «Vergogna, Berlusconi ha affidato la Giustizia al suo segretario personale!». In realtà il neoministro della Giustizia non è il segretario personale di Berlusconi. E' l'ex segretario personale di Berlusconi. Con il quale, comunque, intrattiene ancora rapporti molto cordiali. Democristiano nel corpo e nell'anima, ma in versione aggiornata: commissionò ai giornali locali un sondaggio da cui si ricavava che il 70% dei siciliani desiderava andare a cena con lui. L'altro 30% probabilmente c'era già andato, anche se resta da capire chi avesse pagato il conto. Quelli che lo stimano assicurano che farà strada. Quelli che lo temono, anche.
7 - AMBIENTE: STEFANIA PRESTIGIACOMO
Stefania "Floriiiis" Prestigiacomo, 41 anni, siracusana. Ha vinto il derby di Forza Italia con l'industriale ittica Michela Brambilla, che nel partito qualcuno chiama simpaticamente la «Pescivendola». Alla fine ha prevalso l'anzianità di servizio e anche la necessità di non avere soltanto ministri che parlassero il brianzolo. In questo la Prestigiacomo è a prova di doppiaggio: il suo intercalare tipico a Ballarò, «Floriiiis, lèèèèi mi dève lasciaaaare parlaaare», ormai viene portato come saggio nelle scuole di teatro dialettale siciliano. Già al ministero per le Pari Opportunità, ora gliene capita uno quanto mai dispari: dovrà occuparsi dell'Ambiente, di cui in Italia non si occupa purtroppo quasi nessuno. Ha la fortuna sfacciata di venire dopo
Pecoraro Scanio.
8 - INTERNO: ROBERTO MARONI
Roberto "Sax" Maroni, varesino, 53 anni. A volte ritornano. Nel '94 approdò al Viminale col vento del Nord: trovò uno studio vasto come la piazza di Legnano e una scrivania come il letto del Barbarossa. Con barbarico furore ne prese possesso, facendosi fotografare i piedi incrociati sul tavolo. Trovò cassetti che supponeva pieni di carte e segreti. E assicurò: niente paura, sono qui per aprirli. Un anno dopo, andandosene, confessò di averli trovati vuoti. Con 7 anni di opposizione, Milan e sassofono, da titolare del Welfare tenne a battesimo la Riforma delle pensioni che va sotto il suo nome. Un successo cancellato da Prodi e lasciato in soffitta da Silvio. I tempi cambiano: decisionismo, ma con juicio.
9 - INFRASTRUTTURE: ALTERO MATTEOLI
Altero "Altero" Matteoli, l'unico che ha il nomigonolo nel nome, è uno dei politici più collerici della storia repubblicana. Nato a Cecina (Livorno) l'8 settembre del 1940, è costretto a festeggiare il compleanno in una data molto infausta. Nominato ministro dell'Ambiente nel 2001, concesse la prima intervista sulla sua terrazza di Castiglioncello, mentre dietro fumavano inesauribili le ciminiere della Solvay. Il nuovo incarico (Infrastrutture) non gli creerà più alcun imbarazzo. Nelle biografie segnala sempre di essere stato l'autore di una fondamentale legge quadro in materia di cave e torbiere e di aver imposto sui treni a lunga percorrenza l'istituzione di un servizio sanitario, di cui tuttavia nessuno ha mai scorto traccia.
10 - FEDERALISMO: UMBERTO BOSSI
Umberto "Senatùr" Bossi, per tutti è il Senatùr nonostante sia stato senatore soltanto nel 1987, e nonostante in Lombardia la parola "senatùr" non esista. Sessantasette anni, nato a Cassano Magnago in provincia di Varese, ieri ha messo in imbarazzo il premier, che elencava in gabinetto "professori", "dottori" e "avvocati", e a lui ha riservato il solo titolo di "onorevole". Infatti gli studi lo hanno condotto a una specializzazione in elettronica. Ex comunista, ex cantautore, ex mercante di prodotti ortofrutticoli, passerà alla storia per aver fondato la Lega Lombarda. Più trascurabile la fondazione di Arnassita Piemonteisa e di una Lista per Trieste che, nell'83, prese 150 voti fra Varese, Como e Sondrio. Poi l'Umberto sfondò.
11 - ATTUAZIONE PROGRAMMA: GIANFRANCO ROTONDI
Gianfranco "Spatola" Rotondi è un avellinese purosangue (lo dicono i suoi concittadini) nato quarantasette anni fa. Reputato a lungo lo scapolo d'oro della politica irpina, si guadagnò il terribile soprannome per il furore amatorio consentitogli dal celibato. Guarda il caso, infine si sposò con la signora Maria Teresa Spatola di Salerno, e nella circostanza il testimone Silvio Berlusconi cantò «a gelusia». Democristiano, giornalista, laureato in giurisprudenza, alla scissione del Ppi si schierò con Rocco Buttiglione, suo grande amico ora abbandonato in minoranza. E' il leader della Democrazia cristiana per le Autonomie. Grandissimo tempista, per settimane ha snobbato il governo e se lo è guadagnato con le cattive all'ultimo istante.
12 - BENI CULTURALI: SANDRO BONDI
Sandro "Rapanello" Bondi, toscano, 49 anni. Quando era giovane e comunista lo chiamavano Rapanello perché rosso fuori ma bianco dentro. Adesso è abbastanza bianco anche fuori. Ama la poesia e Berlusconi, non necessariamente in quest'ordine. I maligni, categoria umana che lui cristianamente perdona, ancora raccontano di quella volta che Silvio entrò in una riunione in cui Bondi stava parlando. Il futuro ministro si interruppe e disse: «Scusa, presidente, se ardisco continuare a parlare in tua presenza». Ma si sa, la gente è maliziosa. E invidiosa della sua penna. L'ultima poesia Bondi l'ha dedicata a Jovanotti: «Concerto - vibrazioni dell'anima - eco del divino - dolore dell'essere - onde dell'amore». Va alla Cultura, che lo aspetta, ondeggiante d'amore.
13 - ISTRUZIONE: MARIA STELLA GELMINI
Maria Stella «Secchiona» Gelmini, 35 anni, avvocato di Brescia. Organizzatrice efficiente, obbediente e d'aspetto gradevole. Cattolica col crocefisso sotto il foulard, non crede alle quote rosa ma alle quote grigie, «intese come materia cerebrale». Del nuovo sindaco di Roma Alemanno ebbe a dire che era bravo soprattutto a farsi clientele al Sud. Spiegò anche che Berlusconi era traumatizzato dal politico sciatto della Prima Repubblica. «Lui la pensa alla greca: kalos kai agatòs». Bella e valorosa come da citazione classica, la neoministra dell'Istruzione ha lo sguardo della supplente che ti frega, rivelandosi poi più tosta della prof che era chiamata a sostituire (nella fattispecie Letizia Moratti).
14 - SEMPLIFICAZIONE: ROBERTO CALDEROLI
Roberto «Cariöl» Calderoli, bergamasco, cinquantadue anni appena compiuti, è il più celebre esponente della dinastia di dentisti cui appartiene (a Bergamo si dice «se te ghét ol cariöl va del Calderöl», se hai la carie va da Calderoli). Pochi giorni fa, Berlusconi gli ha detto di inventarsi un ministero in dieci minuti, e lui si è inventato il ministero alla Semplificazione che dovrà snellire il legiferare. Non per niente, Calderoli è anche l'architetto del «porcellum». Siccome parla come mangia, sostiene che a Bruxelles sono tutti pedofili, gli extracomunitari dei bingo-bongo e i gay dei culattoni. Sposato con rito celtico a Sabina Negri, ha successivamente divorziato con rito civile. Secondo tutti è un fuoriclasse nella direzione di Palazzo Madama.
15 - ECONOMIA: GIULIO TREMONTI
Giulio "Genius" Tremonti, 61 anni, di Sondrio. L'Ultimo Miglio, nel senso di successore ideale del professore leghista. E' l'ideologo di un Nord preoccupato dai cinesi, che si portano via il lavoro, e dai romani, che si portano via i soldi. Il suo libro più recente è stato un successo: «La Paura e la Speranza», dove la Paura è un mondo senza regole e la Speranza è lui, che pure quanto a ottimismo sembra Visco. È stato liberale da adolescente, socialista da militare e sodale di Segni negli anni della maturità. Poi è tornato ragazzo per diventare superministro del centrodestra, con l'incarico di riportare sulla terra le promesse del suo premier. Ieri Tremonti ha sostenuto di credere in Dio. Speriamo sia un amore ricambiato, perché ne avremo bisogno.
16 - WELFARE: MAURIZIO SACCONI
Maurizio "Garofano" Sacconi, 58 anni di Conegliano (Treviso). L'ultimo craxiano ad andare al potere. Ma anche l'unico ad aver fatto una gavetta tanto lunga: arriva a sedersi sulla poltrona del Welfare (strappata ad An), quindici anni dopo la caduta del muro di Bettino. Una delle poche facce nuove del governo, ma non per gli addetti ai lavori, che ne hanno sempre apprezzato l'intelligenza. E nemmeno per gli abitanti di Treviso che tutte le settimane vanno a rendergli omaggio nei bar della piazza all'ora dell'aperitivo, il celeberrimo «spritz» (acqua gasata, vino bianco e tutto quanto fa spettacolo), di cui Sacconi è cultore assiduo. Dopo un paio di bicchieri riesce persino a parlare con Gentilini.
17 - RAPPORTI PARLAMENTO: ELIO VITO
Elio "Magico" Vito, quarantotto anni a novembre, già detto "mister centomila preferenze" (ma è un errore da sbadati: capace di tanto era suo cugino Alfredo), si è sposato lo scorso anno alla presenza dell'attuale premier, e Sandro Bondi gli vergò l'immortale verso: «Fra le tue braccia magico silenzio...». Esordì in politica come tecnico del suono di Radio radicale, redazione di Napoli, in occasione del processo Tortora. La penuria di personale lo traformò poi in intervistatore e in seguito in consigliere comunale. Fra pannelliani e Forza Italia, è stato deputato di Bollate (Milano), di Misterbianco (Catania) e dell'Umbria. Laureato in sociologia, secondo Daniele Luttazzi assomiglia «a una di quelle cose che scappano quando alzi una pietra».
18 - POLITICHE COMUNITARIE: ANDREA RONCHI
Andrea "Malore" Ronchi, perugino, cinquantatré anni ad agosto, recentissimamente soprannominato "Malore" perché a un lapsus di Bruno Vespa - che aveva attribuito la vittoria elettorale a Romano Prodi - finse un colpo apoplettico e si accasciò morente. Si dice che sia stato presentato a Gianfranco Fini dall'ex presidente della Consulta, Gaetano Rebecchini, come «un giovine dabbene». Secondo la leggenda, a Silvio Berlusconi piacque per pregiudizio: «Ronchi? Come Ronchi dei Legionari? Fantastico, fa per noi». Formidabile portavoce di Alleanza nazionale - a tutti i giornalisti dice «sarai il primo a saperlo, amico mio», e poi non svela nemmeno mezzo segreto - succede ad Emma Bonino e si prende le Politiche comunitarie.
19 - POLITICHE GIOVANILI: GIORGIA MELONI
Giorgia "Cerbiatto" Meloni, cosiddetta per le spettacolose iridi pervinca, a trentuno anni e quattro mesi scavalca Enrico Letta e Giulio Andreotti e si aggiudica il titolo di più giovane ministro della Repubblica; a ventuno fu il più giovane consigliere provinciale del paese. Nata e cresciuta alla Garbatella, conosce le borgate e l'arte spiccia della politica. A Fabio Rampelli - che la inventò - si rivolge col tono autoritario di una donna Assunta. Esordì a quindici anni fondando il coordinamento studentesco anti-Jervolino degli «Antenati», per cui qualcuno la chiamava "Ciotolina", come la figlia di Barney dell'omonimo cartone animato. Raggiunto il potere, le è presa la fissa dell'estetica, e all'alba la si scorge far footing sul Lungotevere.
20 - PARI OPPORTUNITÀ: MARA CARFAGNA
Mara "Matilde" Carfagna interpretò, appunto, e senza difficoltà, il ruolo della cuoca Matilde nella fiction «Boris», dal momento che da ragazza fu impiegata nella cucina di un ristorante di Salerno, dove nacque trentadue anni fa. Bellissima e brava ai fornelli, è un sogno per tutti gli italiani. Sesta a miss Italia (1997), è passata da Davide Mengacci («La domenica del villaggio») e Giancarlo Magalli («Piazza Grande») a Gianfranco Fini e Renato Schifani. Vittima di becere ironie da caserma, si è riscattata studiando parecchio, e ai confronti in tv strapazza i molti che la prendono sotto gamba. Nega di aver posato nuda, e infatti gli hacker fanno più fatica a trovare le sue foto discinte che le dichiarazioni dei redditi. Ma alla fine le trovano.
21 - ESTERI: FRANCO FRATTINI
Franco "Gessato" Frattini, 51 anni, romano. Dalla scapigliatura del «manifesto», il giornale rosso antico con cui collaborò da giovane, al capello da bambolotto, con riga laterale perfettamente scolpita, che lo ha fatto conoscere al pubblico televisivo. Nel 1997, in un fuori onda, definì "cialtroni" quelli del ccd di Casini: senza saperlo, aveva dettato la linea con un decennio di anticipo. Ma forse lo sapeva benissimo. Già capo della diplomazia nel Berlusconi II, gode fama di nervi saldi. Gli serviranno per reggere la prova più dura: fare il ministro degli Esteri di un presidente che si sente anzitutto un ministro degli Esteri. Frattini lo sostituirà nelle riunioni con gli eurocrati di Bruxelles e in tutte le altre non riscaldate dalla luce abbronzante delle telecamere.
22 - RAPPORTI REGIONI: RAFFAELE FITTO
Raffaele "Bambolotto" Fitto, detto anche Raffaele "Fitto" Fitto, per come ti guarda trafiggente, ha trentotto anni ed è considerato, anche dal premier, un enfant prodige della politica. Ha seguito le orme del padre Salvatore nella Democrazia cristiana, e nel ‘90, quando il babbo era morto, si trasferì in Forza Italia. Governatore della Puglia a soli 31 anni, si ricandidò e fu sconfitto dall'omosessuale Nichi Vendola, il che lo fece vacillare nella convinzione che il volto da bambolotto seducesse gli elettori. Stravede per la madre, sua prima consigliera, e per Berlusconi, suo primo consigliere. Ha vinto il "premio Dorso", sebbene nessuno ne dia mai notizia, e quando Antonio Cassano torna a Bari lo accoglie sempre con un caffè al ghiaccio.
Massimo Gramellini e Mattia Feltri per La Stampa.
(Panorama) Un uomo di 50 anni, un frate laico, è stato arrestato dagli investigatori del commissariato di polizia di Busto Arsizio (Varese) con l’accusa di violenza sessuale aggravata e continuata su una ragazza di età inferiore ai 14 anni. Secondo quanto si è appreso, l’uomo, conosciuto e stimato dalla famiglia della ragazza, aveva proposto alla giovane un “percorso mistico di preghiera” che avrebbe potuto farla giungere alla santità. In realtà, stando ai risultati dell’indagine, l’educatore durante queste sedute, approfittava sessualmente della ragazzina. Il frate laico è anche accusato di produzione e detenzione di materiale pedopornografico ritrovato in un computer nella sua abitazione.
Secondo la ricostruzione, il frate laico, appartenente all’ordine religioso secolare francescano, aveva convinto i genitori di una ragazzina ad affidargli la figlia sostenendo che era stata prescelta per sconfiggere il demonio. Ha cominciato così con lei un “percorso mistico” che avrebbe elevato l’adolescente al ruolo di “angelo”. L’uomo, fermato ieri pomeriggio dai poliziotti dell’Ufficio minori e della Squadra investigativa del Commissariato di Busto Arsizio e condotto in carcere dove si trova in stato isolamento, avrebbe consumato le violenze, durate qualche mese, da settembre a novembre dello scorso anno, durante queste sedute spirituali. Nel corso della perquisizione domiciliare nell’abitazione del frate laico sono stati trovati e sequestrati tre computer portatili contenenti centinaia di file con immagini pedopornografiche e foto che ritraggono la minore nelle parti intime. L’operazione è stata coordinata dal pm Roberto Pirro della Procura della Repubblica di Busto Arsizio.
Come già succeso nel recente passato, dunque, Madonna ha scelto la Capitale, e non la sempre eterna rivale Milano, in fatto di Concerti, per fare tappa con il suo grande show. La regina mondiale del pop si esibirà allo stadio Olimpico il 6 settembre, in concomitanza della puasa del campionato per la partita Cipro Italia, ma non è ancora escluso che l’appuntamento romano possa raddoppiare con un altro concerto, questa volta il 5 settembre. Probabile anche un ritorno in Italia nel 2009, questa volta a Torino.
Ancora nulla di certo sul prezzo dei biglietti. Vi aggiorneremo. Per i super fan di Madonna, invece, segnaliamo che il suo tour mondiale partirà il 28 agosto da Zurigo per poi toccare, tra le altre, Berlino (3 settembre), Londra (11 e 13 settembre), Parigi (20 settembre), Bruxelles (22 settembre), Amsterdam (24 e 25 settembre), Madrid (28 e 29 settembre) per poi passare per Oslo, Atene, Helsinky, Dubai, Tokyo, Mexico city, Los Angeles e concludersi con cinque serate, il 21, 22, 24, 25 e 28 febbraio 2009 al Madison square garden di New York.
Insomma, gay sì, ma tra le mura di casa. Un po’ come fanno i pedofili. Brava gente, al lavoro; orchi a casa.
Per tutti i dettagli rimando alla pagina informativa pubblicata da Certi Diritti, mentre segnalo qui gli interventi in programma, che si caratterizzano tutti per l’alto livello e la profonda esperienza dei relatori. Insomma, si tratta di un evento irrinunciabile per chiunque voglia avere una conoscenza approfondita dei temi legati ad una visione ampia, laica ed evoluta del concetto di famiglia e di amore.
I lavori del 10 maggio si svolgeranno presso la Sala del Garante della Privacy in Piazza Montecitorio 10 con il seguente programma:
9,30 - 10,30: PRESENTAZIONE DELL’INIZIATIVA
10,30-13,30 RELAZIONI
15-19 INTERVENTI DELLE ASSOCIAZIONI (Modera Enzo Cucco, Certi diritti)
Interverranno, inoltre: Alessandro Capriccioli (Soccorso civile – Associazione Luca Coscioni), Antonella Sapio (presidente Istituto Nazionale per lo Studio e la Promozione del Cohousing), Gian Ettore Gassani (Associazione matrimonialisti italiani), Monica Soldano (Associazione Madre Provetta), Marino Maglietta (Fondazione Crescere Insieme ), Filomena Gallo (Associazione Nazionale Amica Cicogna onlus), Rossella Bartolucci (Sos infertilità), Gianni Geraci (Gruppo del Guado), Antonio Bernini (Coordinamento Associazioni e Comunità di Ricerca Etica Interiore e Spirituale), Giuseppe Pio Torcicollo (Associazione Convoglio valori)
I lavori dell’11 maggio proseguiranno presso il Salone dell’Associazione Luca CoscioniVia di Torre Argentina 76, 3° piano, dalle 9 alle 14, con un dibattito fra i relatori ed i partecipanti, che toccherà i temi seguenti:
(Gennaro Carotenuto) Sono quattro e, salvo la Gelmini, non contano nulla ma devono essere necessariamente giovani e belline o meglio bellone.
Sono le donne del governo Berlusconi, Carfagna, Meloni, Prestigiacomo, Gelmini, e già hai la sensazione che rimpiangerai tutta la vita Livia Turco e Rosi Bindi.
Tappezzeria in pratica e non ci credo che non ci sia una sola signora sessantenne di centrodestra meritevole di fare il ministro.
Oppure spiegatemi perchè uno ha ministri con le facce di Zaia o Bondi e ministre con il viso della Prestigiacomo.
“Nella libertà della diversità è necessario richiedere, ed a voce alta, massimo rispetto per la religione, per i credenti tutti, e condannare tutto ciò che è blasfemia ed attentato al sacro.” – Questa la dichiarazione di Daniele Venturi – Presidente dell’Associazione Nazionale Papaboys - che si dice - scandalizzato per l’immoralità, soprattutto nel manifestare contro ciò che è sacro, che ogni edizione del Gay Pride evidenzia per le strade delle città che vedono questo tipo di incontri.”
‘Non è detto che si debba stare zitti – continua Venturi – ogni volta che si attenta alla religione, recando gravi offese a chi ha nel proprio dna la tradizione cristiana. Ben vengano le parole del neo Sindaco Alemanno, (era l’ora! ndr) che vanno finalmente a ‘spezzare’ le catene di concupiscenza ed appoggio incondizionato delle precedenti amministrazioni comunali.
‘Agli appartenenti al mondo omosessuale – continua la nota dei Papaboys - vogliamo ricordare le parole della Dottrina Sociale della Chiesa, che non condanna – come tanti media vorrebbero far passare – ma richiama ad una vita sessuale lineare e sobria, non portando in piazza quelle diversità che per prime incalzano l’uomo verso l’immoralità. 'Il primo punto che la Chiesa tende a sottolineare è che la Chiesa si rifiuta di considerare la persona a partire solo dal suo orientamento sessuale. Per la chiesa non c'è l'eterosessuale o l'omosessuale, ma c'è una persona che è figlia di Dio, che è depositaria di un dono di grazia, che ha i suoi talenti e ha le sue ferite, che vanno riconosciute, confessate e affidate a Dio. La Chiesa invita i fedeli a distinguere tra l'orientamento, l'inclinazione, la tendenza omosessuale e gli atti.
Per approfondimenti:
http://www.papaboys.it/missione/read_riflessioni.asp?id=2
Giovanni Profeta - Ufficio Stampa
Associazione Nazionale Papaboys
+39 06/97270510 – 06/97270529
ufficiostampa@papaboys.it - www.papaboys.it
"In poco tempo - racconta il prete - si sono impadroniti della piazza e, tra prepotenze e sberleffi, sono riusciti ad allontanare anche un gruppo di ventenni che frequentava la stessa zona". Hanno riempito la facciata della chiesa di scritte. "Nessuna minaccia personale - precisa don Vittorio - e nessuna offesa contro Dio. Sono frasi senza senso, che testimoniano però il rifiuto della vita e un profondo disagio interiore". Accanto al cancello del cortile interno, che quattro anni fa il giovane parrocco, appena arrivato a Gavinana ha fatto ripulire, scovando tra la terra e i cespugli centinaia di siringhe, campeggia una croce uncinata. Sul portone d’ingresso altre frasi sconnesse: "Punk al rogo" e "Che noia, non ce la possiamo menare così".
Mentre parla, don Vittorio mostra con le mani l’alone della vernice idrorepellente con cui ha fatto rivestire i muri esterni. Uno stratagemma per impedire che i vandali depurpino la facciata e bivacchino sulle scale. Stessa funzione per le telecamere a circuito chiuso, la cancellata in ferro che delimita l’ingresso e la cassa stereo sistemata all’angolo del portico: doveva servire per diffondere all’aperto i canti gregoriani. Un deterrente che i ragazzi della compagnia non hanno gradito: "Più di una volta - riferisce il parroco - è stata presa a pallonate e per impedire che la distruggessero l’ho fatta circondare di punte in ferro".
Ma il racconto fatto da don Vittorio è costellato di episodi di bullismo: "Un mese fa di notte qualcuno si è accanito contro la statua di San Piero che sovrasta l’ingresso, prendendola a bersaglio per il lancio della uova. La settimana scorsa, mentre celebravo un funerale, un paio di ragazzi del gruppo hanno fatto lo sgambetto ai parenti che portavano la bara in spalla, rischiando di far cadere il feretro. A dicembre un anziano del quartiere è stato picchiato perché si era permesso di rimproverare un gruppetto che si divertiva a lanciare petardi sulla piazza: un ventenne lo ha preso a pugni, fratturandogli il naso e provocandogli il distacco della retina". Ci sono poi i continui furti: "Quasi ogni giorno - si sfoga il prete - nel quartiere c’è qualcuno che si lamenta perché dal bauletto dello scooter è sparito il casco. I ragazzi li rubano, li dipingono per rivenderli e poi, se non sono soddisfatti del loro lavoro, li bruciano nella piazza davanti alla chiesa. Più volte ho trovato tracce di roghi e un paio di cacciaviti usati per lo scasso e poi nascosti tra le siepi".
In pochi sporgono regolare denuncia, nel quartiere tutti preferiscono confidarsi con don Vittorio. Il parroco però non ce la fa più a sopportare da solo il peso di questa responsabilità e chiede il sostegno delle istituzioni: "Ho deciso di prendere posizione nonostante il timore di ritorsioni perché credo che in ballo ci sia un problema di carattere sociale, che non riguarda soltanto la parrocchia ma tutta la comunità. Questi ragazzi non sanno che fare, si disinteressano della scuola, non cercano un lavoro e si insultano a vicenda. Ho provato a parlare con loro, ma mi vedono come un adulto che cerca di fare l’educatore e la cosa li infastidisce. Ho tentato anche di mettermi in contatto con alcuni genitori, ma le famiglie li difendono a spada tratta, oppure sono latitanti. Quando la settimana scorsa ho scoperto la coppia che amoreggiava in chiesa, i due ragazzi mi hanno guardato indifferenti e quando ho chiesto loro cosa stessero facendo mi hanno risposto: 'Preghiamo, don. Adesso togliamo il disturbo'".
Per coinvolgere quartiere, famiglie e associazioni, don Vittorio ha organizzato un’assemblea parrocchiale che si terrà sabato alle 16,30. Intanto alcuni esponenti di An hanno annunciato di voler avviare una raccolta di firme per fare installare alcune telecamere nella zona.