
“Cinque milioni di firme per dire no ad un governo che non rispetta le regole democratiche, forza la mano sui temi della giustizia e non fa nulla per far crescere salari e pensioni mentre l’Italia vive una pesante crisi e le famiglie faticano ad arrivare alla fine del mese”. Annuncia il sito ufficiale del partito. Una petizione, come ha ribadito Veltroni nel corso di un’intervista al Tg1, “pronta a raccogliere milioni di firme”. “Un modo – ha sottolineato il leader del Pd – per avvicinarsi alla gente di tutto il Paese”. Un modo soprattutto per rispondere a chi scenderà oggi a Piazza Navona a manifestare contro Berlusconi. “Rispetto chi ha organizzato la manifestazione dell’8 luglio a Roma – ha ribadito Veltroni – ma il Partito democratico non ci sarà perché non la condivide.
La petizione non sarà appunto la manifestazione di un giorno, ma mesi nei quali milioni di italiani prendono la loro firma e sostengono la difesa della democrazia e della costituzione”. La petizione, come ricordano tutti gli organi del Pd, avrà al centro due questioni principali: la difesa delle regole democratiche contro le forzature e le leggi sbagliate del governo, la lotta per far ripartire l’Italia. Il titolo è tutto un programma, “Salvare l’Italia, non il premier”. Un modo per elencare i provvedimenti, secondo il partito del centrosinistra, presi a difesa degli interessi privati del Cavaliere e non per aumentare la sicurezza del Paese.
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