
Scelsero di ritrovarsi fuori dall'Università per poter ammettere al circolo anche le donne. A spingere in questa direzione erano i filosofi George Edward Moore e Bertrand Russell, l'economista John Maynard Keynes, il matematico Godfrey Harold Hardy (il protagonista dell'articolo a fianco) e intellettuali come Lytton Strachey e Leonard Woolf, marito della scrittrice Virginia. Anche Wittgenstein partecipò a qualche riunione del gruppo. Gli Apostoli a Bloomsbury hanno posto in modo radicale la questione del legame inscindibile fra liberazione intellettuale e liberazione personale: contestando ogni forma di legame, accademico, familiare. Molti di loro furono omosessuali.
Marxismo e omosessualità sono fra le caratteristiche più note dei membri del gruppo che conobbe dopo la Seconda guerra mondiale un nuovo momento di fama quando alcuni suoi membri, come Guy Burgess, Anthony Blunt (nella foto e curatore delle opera d'arte della regina), Donald MacLean e Kim Philby (scappato in Urss) furono accusati di spionaggio in favore dell'Unione Sovietica. Anche in questo caso l'omosessualità di Burgess e Blunt fu posta in evidenza come caratteristica del gruppo, ma con fini denigratori: Blunt infatti fu accusato di aver manipolato e reclutato Burgess.
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