
Sì, perché a sostegno della sua tesi, Levy propone un paragone con i matrimoni interrazziali e, appunto, con quelli fra omosessuali: situazioni che fino a pochi anni fa erano inaccettabili e che adesso sono diventate realtà, pur dovendo affrontare ancora molte obiezioni.
Matrimonio o no, quel che è certo è il sesso fra uomini e macchine.
Anzi per quello basterà aspettare qualche anno, quando le aziende cominceranno ad aggiungere il movimento a qualche bambola sessuale. La tecnologia c’è già, basta usarla. E poi ognuno potrà scegliere il partner sessuale che preferisce: uomo, donna, giovane, vecchio, etero o gay.
E poi si risolverà, forse, l’antico problema delle coppie: “Caro, stasera ho mal di testa. Scopa con il robot”.
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