
Lo stesso Fini, anni fa, in un incidente di percorso del suo lungo tragitto politico, ebbe a dire che nella scuola pubblica non devono trovare posto "insegnanti omosessuali", uno svarione in termini di democrazia e perfino di logica che fortunatamente non sembra avere lasciato traccia. Ora, da uomo delle istituzioni, ha ospitato con evidente cordialità un gruppo di cittadini italiani, gay e lesbiche, che avrebbero avuto ottimi motivi per non sorprendersi in caso di rifiuto. Sarà anche stato un atto dovuto, ma in questo Paese siamo ormai abituati a vedere disattesi anche gli atti dovuti, e dunque va a merito del presidente della Camera essersi comportato proprio da presidente della Camera.
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