
Il neoparlamentare si augura “che si possa tagliare almeno il 20%, puntando a sfoltire soprattutto su consulenze e uffico stampa”, e non dispera sul fatto che per la riduzione dei costi “si possa fare qualcosa anche adesso”. Barbareschi non ha perso l’occasione per scagliare una frecciata agli ex organizzatori della kermesse: “Si deve lavorare per dare credibiltà al Festival, che è partito come una bolla gonfiata dalla politica”.
Intanto il neopresidente della Fondazione Cinema per Roma, Gian Luigi Rondi, ha sottoscritto un accordo quadriennale con Bruno Cagli, presidente dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia, per l’uso di spazi di servizio dell’Auditorium, compresa la sala Santa Cecilia, che con i suoi 2700 posti è la più capiente della struttura polivalente progettata da Renzo Piano. L’accordo è stato firmato alla presenza del ministro dei Beni Culturali, Sandro Bondi.
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