
Gli omosessuali russi hanno manifestato oggi nelle strade di Mosca per denunciare l'omofobia persistente in Russia, nonostante il divieto da parte delle autorità e la pioggia di ingiurie varie da parte di un gruppo di altri manifestanti.
"Pederasti, il vostro posto è all'inferno" hanno urlato alcuni militanti di estrema destra lanciando uova, insieme ad alcune anziane ortodosse con icone alla mano, contro un gruppo di omosessuali radunati di fronte al comune. La polizia è intervenuta sul luogo dove è anche stato picchiato un giovane.
Tredici le persone arrestate, ma nessuna apparterrebbe al gruppo degli omosessuali, secondo Nikolai Alexeiev, responsabile del movimento Gay Russia e organizzatore della manifestazione gay che ha anche ricevuto la "solidarietà" del sindaco di Parigi, Bertrand Delanoe.
Gli omosessuali hanno chiesto "maggiori diritti per i gay e le lesbiche" in Russia, dove l'omosessualità era penalmente perseguita fino al 1993. I manifestanti hanno preteso "le dimissioni di Iuri Loujkov, il sindaco di Mosca, il quale ha parlato della marcia come di "un'opera di Satana" e di "un'arma di distruzione di massa" da parte dell'Occidente contro la Russia.
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