
Assunto nel luglio del 2005 come direttore amministrativo in dalla societa' che si occupa di multimediale, l'uomo aveva poi annunciato ai suoi superiori e colleghi di volersi sottoporre ad un'operazione per diventare donna. Alcune settimane dopo l'annuncio, arrivato poco piu' di un anno e mezzo dopo l'assunzione, ha ricevuto una lettera di licenziamento per "mancanza professionale".
L'uomo, diventato nel frattempo Clarisse, ha sporto denuncia presso la Halde, l'autority francese per la lotta contro le discriminazioni. La legge gli ha dato ragione: la societa e' stata infatti condannata per "licenziamento discriminatorio" a pagare danni e interessi all'ex dipendente.
Si e' detto "soddisfatto" della decisione del tribunale il Collettivo contro l'omofobia, un'associazione con sede a Montpellier, che, in un comunicato, ha sottolineato che questa sentenza "costituisce una prima per la Francia". Intanto l'azienda sotto accusa ha fatto sapere che fara' appello.
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