
''Purtroppo cio' avviene assai di rado - prosegue Grillini - e per lo piu' succede che si parli spesso di omosessualita' senza che sia dia la parola agli interessati o, peggio ancora, senza il diritto di replica quando a parlarne sono preti e cardinali i quali esprimono le solite e tradizionali invettive omofobiche di natura clericale. Non si tratta di certo di ''imporre le proprie tenedenze'', come dice Gasparri, ma di garantire l'accesso ad una informazione non diffamatoria per milioni di cittadini che non hanno voce in capitolo''.
''Da questo punto di vista - conclude Grillini - sarebbe necessario un impegno della tv pubblica a costruire un canale satellitare dedicato sul modello delle gay tv italaine e straniere che hanno avuto altissimi indici di ascolto ma una scarsa raccolta pubblicitaria. Il servizio pubblico, che e' di tutti, dovrebbe investire anche in questo senso''.
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Ndr. Se dovessimo dare ascolto Grillini, e per non discriminare nessuno dovremmo fare un canale satellitare pubblico anche per i Valdesi, i Testimoni di Geova, gli ebrei, i giocatori di risiko, di monopoli, ecc. C'è un mercato, perchò non lo apre l'Arcigay e non ci mette le sue soubrettes? L'ex onorevole Grillini dimentica che la sinistra radicale in Italia ha perso proprio per queste uscite qualunquiste ed infelici. Non è bastato il fallimento (è vero non di ascolti) imprenditoriale e politico di gay.tv? (Aspis)
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