
(Il Corriere della Sera) Una rete di circa 300 appartamenti, affittati da agenzie immobiliari, dove si esercitava la prostituzione e si recavano, in particolare, clienti amanti del sesso estremo è stata scoperta, a Milano, durante un'indagine della polizia di Stato conclusasi con il sequestro di 12 appartamenti, la segnalazione di decine fra prostitute e transessuali e la denuncia di diciotto persone, tra le quali cinque operatori di agenzie immobiliari. Le accuse, a vario titolo, contemplano lo sfruttamento della prostituzione, il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e resistenza a pubblico ufficiale. Durante le perquisizioni sono stati sequestrati molti oggetti in lattice, profilattici, vestiti, tutto quanto necessario per appuntamenti sado-maso, travestimenti e «prestazioni particolari». Il costo degli incontri a luci rosse variava tra i 200 e i duemila euro, cifre che abitualmente venivano sborsate da clienti facoltosi per un giro di denaro non ancora quantificato, ma sicuramente molto ingente.
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