
Il provvedimento parlamentare Nel provvedimento sui temi bioetici votato ieri sera alla Camera dei Comuni, che non ha modificato il limite delle 24 settimane per l’aborto, è stato cancellato un requisito finora essenziale per accedere alle tecniche di fecondazione assistita: i medici dovevano considerare prima di tutto il bisogno e l’importanza, per un bambino, di una figura maschile all’interno della famiglia prima di eseguire il trattamento su una donna. Non era un vero e proprio divieto, ma una clausola con cui spesso i camici bianchi respingevano al mittente le richieste di donne single o coppie lesbische di avere un figlio in provetta. A sorpresa, il Governo l’ha spuntata. Si era preparato, infatti, alla sconfitta, ma per ben due volte la modifica dell’Human Fertilisation and Embriology Bill ha ottenuto la maggioranza, con 75 voti prima e 68 poi. Una modifica non di poco conto, visto che ora la legislazione allargherà i diritti delle coppie lesbiche, a cui l’adozione non è permessa.
Nessun commento:
Posta un commento