
Quello del calo del desiderio "è un discorso nuovo ed è anche il più difficile", sottolinea ancora la sessuologa: "Non si presta alle pillole e alla medicalizzazione, chiama in causa l'identità, l'idea di coppia, di erotismo. E' una novità assoluta". Una novità che riflette "quello che è accaduto nella coppia negli ultimi trenta anni": la donna ha conquistato autonomia, non è più solo oggetto dei desideri dell'uomo. "Il guerriero non trova più il suo riposo a casa, dove non c'è più la geisha- osserva Simonelli - e così lo cerca su internet o con le prostitute. Per tornare ad essere ancora il protagonista dell'erotismo".
Inoltre, il calo desiderio "non è più una caratteristica dell'età adulta o anziana: ora - sottolinea Giorgio Franco, andrologo della sapienza - cominciamo a vederlo anche tra i giovani maschi". E poi c'è la 'sindrome di Amsterdam'. "Le 'vecchie' perversioni non tramontano mai. Ma accanto a queste stanno prendendo campo nuove trasgressioni, sempre più tecnologiche". La più diffusa è proprio la cosiddetta sindrome di Amsterdam: mettere in vetrina la propria donna. "Grazie a Youtube e a una videocamera amatoriale - dichiarano i sessuologi - o un telefonino, si filma la propria donna in atteggiamenti spinti e si manda in Rete. Tutti la possono vedere, ma nessuno la può toccare".
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