
Cover boy - L’ultima rivoluzione, un film di Carmine Amoroso, non sembra neppure una pellicola italiana per come è girato e per la storia dura e difficile che racconta. Sono due vicende che si intrecciano: il viaggio “della speranza” del giovane rumeno Ioàn, arrivato a Roma a cercare fortuna, e il non più giovane Michele che fa le pulizie alla stazione Termini e si arrabatta in una vita da precario. Chi è più straniero: il giovane (allora) extracomunitario o l’emigrato abruzzese a Roma?
Le loro vite si incrociano all’insegna di un’amicizia che potrebbe nascondere qualcosa in più. Alla prima parte della storia - ambientata a Roma - segue un secondo tempo a Milano, in cui emerge il lato glamour della nostra città, non senza una buona dose di cinismo.
Buona la sceneggiatura, valida la regia e bravi gli attori, a cominciare da Luca Lionello (Michele) e Eduard Gabia (Ioan), senza dimenticare Chiara Caselli e una sobria e ispirata Luciana Littizzetto. Sbrigatevi ad andarlo a vedere, perché non è detto che rimanga a lungo nelle sale. Ne vale la pena.
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