
86 voti a favore contro i 65 assegnati a Smirne.
A tutt'oggi la comunità gay di Milano, peraltro molto debole in fatto di proposte culturali e civili di largo respiro e non riconducibili solo ed esclusivamente a motivazioni Lgbtq, si è chiamata fuori isolandosi in modo settario scegliendo una posizione inultilmente critica e sterile quasi di esclusivo scontro con l'attuale giunta di centrodestra.
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