
"Mentre Chiara veniva uccisa lui lavorava alla tesi" - Secondo la perizia emergerebbe che la sera del 12, prima dell'ora di cena, l'elaborato era di 151 pagine mentre, al momento della chiusura del pc, da parte dei carabinieri, il 14 agosto mattina le pagine erano 155. "Abbiamo cercato di dare un contributo oggettivo alla ricostruzione dei fatti - ha spiegato il professor Angelo Giarda, uno dei difensori - soprattutto per dimostrare che il racconto di Alberto era vero e che l'elaborato della tesi è stato arricchito proprio nei momenti in cui la ragazza veniva aggredita".
L'altra inchiesta - Dalla perizia tecnica informatica è anche risultato che nei due hard disk consegnati alla difesa di Alberto Stasi nell'ambito dell'indagine avviata in parallelo a quella sull'omicidio di Chiara Poggi, non è stata trovata alcuna fotografia o filmato di natura pedopornografico.
Utilizzando le sigle indicate dall'accusa nell'invito a comparire fatto avere al giovane, l'esperto informatico nominato dai difensori di Stasi non sarebbe riuscito a fare emergere alcuna foto 'pedopornografica'.
Altri indizi a favore di Stasi - La difesa di Stasi ritiene inoltre che Chiara sia stata uccisa tra le 9.00 e le 9.30 di lunedì 13 agosto: un orario diverso da quello indicato nell'autopsia (il decesso sarebbe stato fissato tra le 10 e le 12. Inoltre, da rilievi effettuati nella villa del delitto, gli avvocati del fidanzato avrebbero rinvenuto orme di scarpa di un numero inferiore a 40: Alberto calza il 42.
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