
La ragazza veniva derisa e chiamata “lesbica” perché “vestiva diversamente” dagli altri e perché “preferiva i vestiti da maschio rispetto a quelli trendy da femmina” ha dichiarato un amico.
La ex compagna di classe di Belinda alla Tanbridge House ha aggiunto: “Sapevo che Belinda era vittima di atti di bullismo, ma non mi ero resa conto di quanto li stresse prendendo male. Dall'esterno era felice e frizzante”.
La rappresentante degli insegnanti della scuola, Jules Whire, non è stata in grado di stabilire con esattezza se il suicidio di Belinda sia correlato o meno agli atti di bullismo.
Certo è che il Consiglio Regionale del West Sussex era stato costretto a creare lo scorso anno un’apposita rete antibullismo in seguito alla morte di un altro alunno della stessa scuola, Ben Vodden, impiccatosi con le stringhe delle scarpe al letto a castello dopo aver subito vari atti di bullismo.
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