
C'è poi la tipologia del cruising bar, creata esplicitamente per incontri intimi, come il «Depot» in via della Veterinaria, con serate full fetish party e underwear party, e il «Red Moon disco» al centro direzionale, con serate ogni sabato, che è anche provvisto di sauna finlandese, bagno turco, salette e labirinto; altro locale-sauna è il «Blue Angel», sempre al centro direzionale, con camerini, vasca idromassaggio, bar con tv. Per chi ama ballare e per i nostalgici della musica anni Ottanta, la domenica è la volta del «Sudterranea», nei pressi di piazza Dante. Altri luoghi d'incontro possono essere le librerie (benché l'unica libreria gay propriamente detta, la Mercurio di piazza Salazar, abbia chiuso qualche anno fa): l'intramontabile Colonnese al Conservatorio, la Feltrinelli di piazza dei Martiri e la Fnac in via Luca Giordano, soprattutto di domenica.
Per incontri all'aperto, anche l'Arcigay conferma che piazza Bellini si aggiudica il primato di luogo più frequentato da gruppi gay, anche per i caffè letterari che risultano molto graditi, come «Intra Moenia », o il pub «Saint James» dove l'Arcilesbica ha istituito l'happy hour del giovedì. Intanto si avvicina il 2 febbraio, giorno di ossequio per Mamma Schiavona, la Madonna di Montevergine protettrice degli omosessuali, quando numerosi i «femminielli» napoletani, soprattutto dai Quartieri Spagnoli e da Forcella, viaggeranno in autobus diretti al santuario irpino: attesa anche Vladimir Luxuria che, a Napoli per la presentazione del suo Chi ha paura della Mucca Assassina, annunciò di essere intenzionata ad andarci. Per quanto riguarda le spiagge di Formia e i Bagni della Regina Giovanna bisognerà aspettare l'estate.
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