
Che il MAXXI, almeno al 2008, non sarebbe stato aperto rispettando la sua interezza progettuale originaria lo si sapeva da tempo. La scoperta dell’interessante foto con cui si apre il post, però, mi ha spinto a scrivere questo aggiornamento al fine di illustrare meglio quale sarà la forma finale del più grande museo delle arti contemporanee di Roma, luogo fisico che riunirà gran parte delle colezioni oggi sparse per la città in aggiunta alle tantissime nuove opere che l’attuale direttore del nascente museo, Pio Baldi, ha iniziato ad acquisire in giro per il mondo. La foto è chiara: in giallo si evidenzia la struttura così come aprirà tra pochi mesi. Il restante grigio mostra invece tutte quelle parti disegnate dalla Adid ma che per ora non vedranno la luce
La foto fa capire chiaramente quanto era già possibile intuire con una zommata satellitare su Google maps. In pratica pezzo dopo pezzo, causa mancanza di fondi, il progetto iniziale dell’archistar irachena è stato rimaneggiato previa autorizzazione della stessa Adid, che immaginiamo, però, non sia stata molto contenta… Il risultato sarà comunque un meseo straordinario, sia per le collezioni permanenti che conterrà che per la sua forma esteriore. Ed a maggior ragione se si pensa che il MAXXI è stato a rischio chiusura lavori per un paio di anni. Peccato, però, che il Ministero dei Beni culturali, l’istituzione che ha finanziato l’opera, non abbia trovato in questi anni le risorse necessarie per il completamento di tutto il progetto iniziale.
Foto: Skyscrapercity
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