
(J. Belhumeur - Fashionlaw) Forlì dedica una grande mostra a Guido Cagnacci (curata da
Antonio Paolucci e Daniele Benati), che inaugura l'apertura annuale dei Musei San Domenico il 20 gennaio (fino al 22 giugno). Il pittore, nato a Santarcangelo di Romagna nel 1601 (morì a Vienna nel 1663), fu un autentico protagonista del Seicento, autore di capolavori tra il naturalismo drammatico di Caravaggio e la bellezza virtuosa di Guido Reni. E' noto soprattutto per la sensualità dei suoi nudi femminili, ma creò anche bellissime opere sacre. Inquieto e litigioso, capace di passioni violente e scosso da profonda spiritualità, condusse una vita errabonda, da Rimini a Bologna, da Roma a Forlì, e poi a Venezia e infine a Vienna. Accompagnato spesso da giovani donne che gli facevano da modelle e che per passare inosservate si vestivano da uomo. La mostra presenta oltre
80 opere del pittore, ricostruendo gli inizi dell'attività nella sua terra natale, per poi accompagnarlo a Roma, dove si recò più volte in compagnia del Guercino, venendo a contatto con le opere di
Caravaggio. Quando la fama ormai raggiunta lo portò a Bologna, si misurò con i lavori di
Guido Reni, da cui trasse una nuova monumentalità senza che le sue immagini perdessero spessore carnale. "
Per evidenziare i risultati di queste esperienze, la mostra affianca ai capolavori giovanili di Cagnacci dipinti del Caravaggio e dei suoi seguaci, nonchè di Guido Reni e di Guercino (complessivamente oltre cento opere)" - come ci è stato precisato da Antonio Paolucci alla conferenza stampa tenutasi alla Pinacoteca Brera di Milano il mese scorso. L'esposizione riserva grande spazio ai soggetti profani e ai nudi femminili che il pittore privilegiò, e che lo portarono a lavorare in ambienti segnati da una grande libertà (Venezia e Vienna). Accompagnano in mostra il folto nucleo di opere di Cagnacci, pitture di
Guercino,
Guido Reni,
Francesco Albani,
Orazio Borgianni,
Ludovico Carracci,
Gentileschi padre e figlia, il già rammentato Caravaggio e altri. Così, se si vuole la riprova dell'indipendenza del "genuis" cagnaccesco, basta un confronto fra il "
Ratto d'Europa" di Guido Reni e quello di Cagnacci, dipinto già protagonista di una bella esposizione dedicata al mito d'Europa alcuni anni fa dalla Galleria degli Uffizi. Non solo le carni palpitanti, il cromatismo raffinatissimo, "
qui pare quasi lo scarto di un'epoca".
Guido Cagnacci. Protagonista del Seicento tra Caravaggio e Reni
Curatori Daniele Benati e Antonio Paolucci
Forlì, Musei San Domenico, 20 gennaio - 22 giugno 2008
Guido Cagnacci, nato a Sant'Arcangelo di Romagna nel 1601, morì a Vienna nel 1663.
Ufficio Stampa Esseci di Sergio Campagnolo
Catalogo Silvana Editoriale
www.guidocagnacci.com Info: 199 199 111
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