
Il Moige intende fare pressione sulle aziende che pubblicizzano i propri prodotti durante il programma, considerato insostenibile per “la volgarità e il continuo richiamo al sesso” nella costruzione delle sfide, nei balletti sensuali e dai costumi succinti e via così. Potete leggere il comunicato ufficiale del Moige qui.
Ormai Bonolis ci scherza, considerando i continui attacchi del Moige una “persecuzione“. Ovviamente provvede a difendere le scelte autoriali, affermando che “il trash é una spezia senza pietanza: nel nostro caso c’è un contenuto per cui non si può parlare di volgarità gratuita. Il mio programma, pur nella leggerezza e nel disimpegno, mette in barzelletta i pregiudizi, combatte con il sorriso i ghetti reali che ancora ci sono. Penso alla puntata omosessuali contro eterosessuali e a quel ragazzo cacciato dal coro perché schierato tra i gay, discriminazioni che hanno dell’assurdo e che noi prendiamo in giro. Una puntata come quella è uno sdoganamento necessario che mi piace aver fatto”.
Preferiamo non entrare nel merito, ma anticipiamo le sfide delle ultime due puntate, ovvero “Micro contro Macro” e il classico “Donne del Nord contro donne del Sud“. Sullo spostamento, Paolo Bonolis si è sempre mostrato critico, dati gli ottimi risultati di ascolto finora raggiunti (una media del 23,1% di share e 5.120.000 di telespettatori): “E’ stata una necessità aziendale, io sarei rimasto dove ero e dove ho vinto, 11 sere su 11, la serata tosta del martedì con le partite di Champions contro, la fiction su RaiUno e Ballarò su RaiTre“.
In primavera dovrebbe tornare con Il Senso della Vita e poi chissà… nell’aria si intravede la Rai.
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