
Ramon Novarro, il latin lover dello schermo, fu ucciso per rapina da due prostituti che si erano appartati con lui. Era, infatti, un omosessuale convinto, anche se nascosto, in un periodo in cui la diversità era proibita. Paul Bern si suicidò per ragioni mai chiarite e dopo la sua morte si scoprirono non solo perversioni ma addirittura una presunta impotenza. Il sadico e violento Johnny Stompanato, amante della fascinosa Lana Turner, fu ucciso dalla quattordicenne figlia di lei, ma rimasero molti dubbi sull'identità della colpevole.
Storie sordide di droga sesso e violenza condizionarono la morte del mitico James Dean nella sua folle corsa sull'adorata Porsche, ma anche quella dell'incantevole Natalie Wood, annegata in circostanze oscure. Il caso di Marilyn Monroe, a quarantacinque anni della morte, è ancora controverso. Suicidio o omicidio abilmente mascherato? Gli autori del libro propendono per il suicidio, ma un documentatissimo saggio di Donald Woolfe, pubblicato anche in Italia, porta molte testimonianze alla tesi dell'assassinio da parte del clan Kennedy, preoccupato per le reazioni di una donna come Marilyn dalle pericolose frequentazioni. Il massacro di Sharon Tate, moglie di Roman Polanski in attesa di un figlio, da parte dei «figli di Satana» di Charles Manson e la tragedia della famiglia di Marlon Brando, con il figlio dell'attore che uccise il fidanzato della sorella, concludono una storia che, dietro un mito sempre vivo, nasconde degradazione, perversioni sessuali, droga e violenza. In un libro così informato e dalla bibliografia accurata stupisce l'assenza di un titolo come This is Hollywood di Ken Schlesser, prezioso manuale sui delitti della capitale del cinema.
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