
'La richiesta della senatrice Binetti - sostiene Benedino - di modificare la norma contro l'omofobia inserendo un piu' generico riferimento all'art. 3 della Costituzione e' nient'altro che un patetico tentativo mascherato di cancellare qualsiasi riferimento esplicito all'orientamento sessuale e all'identita' di genere dalle cause di discriminazione previste nella legge Mancino e per questo va respinta'.
'La senatrice Binetti, non paga di aver rischiato di far cadere il governo Prodi pur di portare avanti le sue crociate ideologiche, a quanto pare ha deciso di continuare imperterrita nella sua strada. Mi auguro - conclude l'esponente del Pd - che i tanti laici del Pd che in questi ultimi giorni paiono aver perso la voce, la recuperino prontamente e reagiscano ai tentativi di questa signora di spingere il PD verso una deriva clericale'.
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