
Una seconda bomba fu rinvenuta nella sede milanese della Banca Commerciale Italiana, fortunatamente inesplosa, furono fatti i rilievi previsti, e successivamente fu fatta brillare, secondo direttive superiori e prassi normali nei casi in cui non sia possibile individuare il meccanismo di accensione, dato l'elevato rischio di morte per il personale non fu tentato di
disinnescarla.[2]. Furono salvate così le vite degli agenti ma distrutti in tal modo elementi probatori di notevole importanza per risalire all'origine dell'esplosivo e a chi avesse preparato gli ordigni.
Una terza bomba esplose a Roma alle 16:55 dello stesso giorno nel passaggio sotterraneo che collegava l'entrata di via Veneto con quella di via di San Basilio della Banca Nazionale del Lavoro, facendo tredici feriti. Altre due bombe esplosero a Roma tra le 17:20 e le 17:30, una
davanti all'Altare della Patria e l'altra all'ingresso del museo del Risorgimento, in piazza Venezia, facendo quattro feriti. Si contarono dunque cinque attentati terroristici nel pomeriggio dello stesso giorno, concentrati, tra il primo e l'ultimo, in un lasso di tempo di soli 53 minuti, a colpire contemporaneamente le due maggiori città d'Italia, Roma e Milano.
http://it.wikipedia.org/wiki/Strage_di_Piazza_Fontana
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