
Spiega Vincenzo Mirone, presidente della Siu: “Si tratta di farmaci che non sono stati testati e quindi non sicuri. Possono infatti essere stati alterati nell'aggregazione con gli eccipienti e contenere una quantità minore di principio attivo. La maggior parte vengono fatti in Cina e in Brasile e sappiamo che vi sono molte richieste su Internet”.
Gli esperti sanitari e le autorità locali britanniche hanno lanciato l'allarme anche sulle conseguenze che possono derivare dall'assunzione di questi prodotti, ''illegali e potenzialmente letali per chi sta già prendendo farmaci per il fegato, il cuore, il rene o l'ipertensione''. Per chi invece è in buona salute, aggiunge Mirone, resta comunque il rischio di scoprire a proprie spese che da questi preparati non deriva “alcun movimento sotto le lenzuola”: insomma si può avere la brutta sorpresa di avere assunto un prodotto assolutamente inefficace. Anche se in Italia, a quanto si sa, fino a questo momento questi cloni “taroccati” del Viagra non sono ancora arrivati, c’è sempre la possibilità di imbattersi in loro attraverso la Rete. E in questo caso, l’unica arma di prevenzione e di difesa è la cautela.
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