
Nel film la Kidman è bella, elegantissima e perfida: interpreta la signora Coulter, regina di un mondo lussuoso, vagamente decò tutto beige, oro e nero. L’ex 007 Daniel Craig è il misterioso Lord Asriel, spietato avventuriero e l’esordiente Dakota Blue Richards è la giovane temeraria ragazzina Lyra. La storia è ambientata in un mondo parallelo (sembra Medioevo, sembra West e invece è futuro), tra college ottocenteschi e palazzi ancora mai visti, in cui l’anima delle persone si manifesta attraverso piccoli animali, i daimon, capaci di cambiare identità (un topolino diventa un gattone, un puma una farfalla). Il daimon, come un angelo custode, protegge le persone del mondo di Lyra, perderlo vuol dire essere in pericolo. Il film ha degli effetti speciali a dir poco fantastici: «Ho realizzato due film - ha detto il regista Chris Weitz - uno con gli attori e un altro di soli effetti speciali, poi ho messo tutto insieme. Ho avuto ogni mezzo tecnologico, senza limitazioni di budget, ma gli effetti speciali, la computer grafica non sono tutto se non sono al servizio della storia. La Bussola d’oro è invece un film con una bellissima avventura da raccontare, in cui al centro c’è l’amore, la responsabilità, la lealtà». Un mese fa Weitz avrebbe rimesso mano al finale del film e spostando alcune scene sul secondo capitolo, La lama sottile.
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