
(
Daveblog) Al
Costanzo Show (ancora tu, ma non dovevamo vederci più?) si parla del ribaltamento degli stereotipi.
Belle e oche? No, belle e laureate, secondo il tipico schema costanziano per cui occorre istituzionalizzare e dare una qualche dignità ai nani e alle ballerine del circo mediatico. Spazio quindi all'attrice di
Vivere, laureata, alla comparsa di
Buona Domenica, laureata, a
Giuseppe Lago, a due esami dalla laurea, e a quello che non mi ricordo che non solo è laureato, ma ha fatto persino un anno a medicina. Ospite d'onore Vittorio Sgarbi, al quale il baffo chiede in ginocchio di distillare qualche perla di critica d'arte prendendo spunto da un quadro di
Klimt.
Il critico, come di consueto, affascina ll'uditorio con la sua mirabile e appassionata descrizione di
Salomè con la testa del
Battista, moderna metafora dell'annichilimento maschile da parte della donna fatale. Alla fine, dopo aver tributato un grande omaggio alla indubbia capacità del nostro di spiegare in maniera colta ma comprensibile, Costanzo, per alleggerire e sfottere l'attricetta laureata in storia dell'arte, le chiede se dopo tutto questo popò di spiegazione se la sente di aggiungere qualcosa. E quella:
"Sì, se posso permettermi: quella del quadro è Giuditta..."
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