
Il concetto è espresso ad esempio nella canzone Giuda, simbolo per eccellenza del tradimento ma anche del pentimento e della redenzione. Una visione quasi spirituale, ma d’altronde il cantante non ha mai fatto mistero della sua fede come della sua militanza politica. Poteva mancare poi una canzone dedicata alla città eterna? No, ed ecco Piove su Roma a chiudere l’album, ennesimo atto d’amore verso la sua città.
Certo Venditti si conferma un cantautore di sentimenti profondi come amore, peccato, perdono, ma sarò onesto: il Venditti che mi piace di più resta quello degli anni 70, di Lilly e Compagno di scuola, grandi classici che come tanti ho imparato a cantare in spiaggia o nelle gite scolastiche. Ma oggi, in spiaggia o in gita, si cantano ancora Venditti o Battisti? E voi, qual’è il periodo di Venditti che preferite?
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