
Quanto poco abbiamo imparato noi gay in particolare sulla discriminazione, in tutti questi anni?
Con quale diritto ci offendiamo perché all’estero spesso fanno l’equazione italiani = mafia, se anche noi non perdiamo occasione per addossare le colpe degli individui a un popolo intero?
Quanti morti devono ancora scappare prima che i nostri politici di schieramenti opposti la smettano una buona volta di rinfacciarsi responsabilità che hanno entrambi, e facciano finalmente qualcosa per cercare di prevenire e limitare le violenze, invece di mostrare i muscoli soltanto dopo le autopsie?
E a che servono i dibattiti mediatici sul problema della sicurezza che non dovrebbe essere né di destra né di sinistra, a che servono le lettere al direttore e i sondaggi per confessare a noi stessi che stiamo diventando tutti razzisti, fino a quando in Italia le leggi continueranno a non funzionare e a non essere fatte rispettare?
Repubblica.it, ZetaVu, Gay.it
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