
Sono stati i clienti, visitatori del sito aziendale, ad avvertire il titolare della ditta che si è rivolto ai Carabinieri. Dopo circa un mese di screaning IP ed accertamenti presso vari server, i Carabinieri del N.o.r. sono riusciti a risalire a chi aveva materialmente modificato la configurazione del sito e quindi hanno effettuato una perquisizione nella sua abitazione, sequestrando il Pc portatile dell'indagato. Dopo una rapida analisi del computer - dice un nota dell'Arma - 'si è riusciti a stabilire con certezza le responsabilità dell'impiegato, che ora rischia una pena di almeno un anno di reclusione'.
Nessun commento:
Posta un commento