
Posto il veto su i Dico, Mastella ha riposto nel cassetto ogni suo dichiarato impegno nel far approvare almeno la legge antiviolenza.
Non appaiono immotivati, quindi, i fischi ed i pernacchi all’indirizzo di Mastella, essi sono il sintomo di un diffuso dissenso ( e non solo della comunità omosessuale) nei confronti del ministro. Linguaggi “sonori” , che se pur motivati, vanno sempre biasimati con fermezza.
Ricordiamo tutti i fischi indirizzati al Ministro Mastella alla manifestazione sulle unioni civili a Roma lo scorso 10 Marzo, a quei manifestanti il Ministro “rispose con un pernacchio”. Ovvero ad una piazza che chiedeva diritti il politico rispondeva con un insulto.
Ora gli vengono contestati comportamenti “almeno disdicevoli per il ruolo da ministro” e lui, in risposta, manda a quel paese i contestatori: veramente non ha il senso del ridicolo e del ruolo istituzionale che ricopre?
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