
Ottanta disegni, acquerelli e gouaches in cui ammirare il tratto abilissimo di uno dei più grandi di sempre nel disegno. Le linee senza esitazioni descrivono indistintamente sia scene di teneri abbracci familiari, sia corpi disperati in spigolose contorsioni di un erotismo malsano. E poi eleganti signore con ampi cappelli e ricche pellicce, intellettuali dandy viennesi e semplici amici dell’artista, spesso appena contornati, come con un’aura, da una lumeggiatura di bianco in contrasto con il giallino della carta da pacco.
Al MAN, Museo d’Arte della provincia di Nuoro, fino al 9 dicembre
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