
Ma Lord Steel non se la prende solo con l'irrensponsabilità dei sudditi di Sua Maestà, ma anche con i vertici religiosi. Steel accusa che «il no cattolico alla contraccezione contribuisce all'uso dell'aborto come surrogato. Invece quello che serve è contraccezione seria ed educazione sessuale». Mi trovo totalmente d'accordo con Steel, sia sull'uso, direi criminoso, della legge sull'aborto (anche se credo che sulla legge in sè e sull'aborto avremmo diverse opinioni), sia sul giudizio sulla Chiesa a proposito di contraccezione; anche se terrei a rispondergli che il no della Chiesa alla contraccezione è dettato dalla volontà che i rapporti sessuali siano basati tutti sulla presenza di amore vero e stabile, e quindi anch'essa è una posizione condivisibile. Ma capisco che una maggiore flessibilità dei cattolici sul tema, il che non vuol dire rinunciare al principio dell'amore, potrebbe far si che si ottenga di più. In fin dei conti, un rapporto sessuale può anche essere fine a sè stesso anche senza la presenza di contraccettivi. Ma con una nota di precisazione, ovviamente: la contraccezione accettabile è quella di carattere non abortivo, ossia né pillole del giorno dopo, né Ru 486. Spirale e preservativo vanno benissimo.
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