
necessario sostenere proprio la ricerca di base. Quella, così si dice, curiosity driven, spinta dalla curiosità”.
Il 2007 è l’anno di tutto. Dell’ambiente, tema sempre più presente sui mezzi di informazione, cui il festival dedica molti eventi, incentrati soprattutto sui cambiamenti climatici. Delle pari opportunità, e il festival si apre con una donna, Jane Goodall, che per di più studia le scimmie, animali curiosi per definizione. E’ anche l’Anno polare internazionale e per l’occasione a Genova si terrà una spettacolare mostra fotografica sull’Antartide. Per il quinto anno la città si anima di iniziative: la scienza è dappertutto, nei caffè scientifici e nelle case dei genovesi Amici del Festival, che aprono i loro salotti, e a volte anche le loro stanze degli ospiti, a paleontologi, chimici, fisici e astronomi.
Le cose da non perdere? Oltre all’incontro con Jane Goodall, alle 18 di giovedì 25, nella sala del Maggior Consiglio del palazzo Ducale, c’è Freeman Dyson. “E’ uno dei più grandi fisici contemporanei”, avverte Vittorio Bo, direttore del festival, “e manca dall’Italia da moltissimo tempo”. Esporrà, presentato da Tullio Regge, i suoi “pensieri eretici su scienza e società” lunedì 29 ottobre alle 18, sempre al palazzo Ducale. Per chi con la scienza vuole anche giocare e divertirsi c’è lo spazio di Telecom-Progetto Italia allestito nella piazza delle Feste del Porto Antico. L’anno scorso avevano fatto volare il ministro Mussi e molti altri visitatori, quest’anno fanno toccare con mano la magia degli effetti speciali, da Ben Hur a Matrix, da King Kong a Happy Feet. I fanatici di Csi e simili trovano pane per i loro denti, con i laboratori e le conferenze della polizia scientifica: spiegheranno i metodi utilizzati sulla scena del crimine ma inviteranno anche i visitatori a trovare in una cucina ricostruita gli indizi cruciali per risolvere il caso.
Non mancano infine gli spettacoli. Da segnalare sabato 3 novembre alle 21 al Teatro della Corte la prima europea dell’opera multimediale “Life. Un viaggio attraverso il tempo“, in cui le immagini di Frans Lanting, fotografo naturalista, raccontano l’evoluzione della vita sulla Terra, con le musiche di Philip Glass a fare da colonna sonora.
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