
Ad accompagnarti a fare la spesa, senza fiatare e solo per riportare la catasta di roba a casa. Serve a tirarti sù quando sei a dieta e non puoi permetterti di chiuderti in frigo. Serve a tenerti il libro in mano quando hai bisogno di ripetere per un esame. Oppure ad andare a lezione al posto tuo. Serve a curarti quando stai male, uscendo anche alle 2 di notte, con il gelo, per trovare una farmacia aperta. Serve a dirti che sei bellissima oppure a chiederti “perché hai guardato quel tizio con tanta insistenza?”. Serve a portarti fuori a cena con il tuo portafogli noncurante di essere vuoto. Serve a stare attento quando girate per vetrine e tu dici con insistenza che “quella borsa è magnifica”. Serve a dirti che le scarpe che hai appena comprato sono stupende, anche se gli fanno completamente schifo. Serve a farsi prendere in giro – senza replicare - perché non ci capisce nulla di cucina.
Serve a fare da cavia per quello che non sai cucinare tu. Serve per stare al telefono e dare finalmente un’utilità a quella promozione che, fino ad ora, hai usato solo con la tua amica. Sempre quella zitella. Come te. Serve a mandarlo a prendere pizze, birre e film per una serata con le tue amiche. Serve a sentire le tue urla quando gli racconti della fresca litigata con i tuoi. Serve a dimostrarti che il tuo trattarlo di m… in fondo è servito a qualcosa: “Tesoro, ieri sera ero completamente sbronzo e sono andato in un locale con i miei amici. Una ragazza, ti confesso che era anche molto carina, c’ha provato tutta la sera. Ma io, tesoro, non l’ho nemmeno guardata”. E lei cosa gli risponde? “Grazie caro, ma non è che sei gay?”
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