
Cosi’ circa la meta’ dei contribuenti italiani danno l’otto-per-mille alla Chiesa Cattolica anche se non hanno scelto di devolverlo alla Chiesa Cattolica. Angius ha detto, in aula, che il sistema dell’otto-per-mille viola la liberta’ dei cittadini perche’ il loro contributo va alla Chiesa Cattolica anche se non hanno scelto la Chiesa Cattolica.
Gli e’ stato risposto, da Buttiglione, che il sistema non viola la liberta’ del cittadino che non vuole che il suo contributo vada alla Chiesa Cattolica, perche’ quel cittadino puo’ scegliere un’altra organizzazione (tra cui lo Stato).
Questa replica e’ inammissibile: il fatto che il cittadino non si sia espresso non puo’ essere considerato come un consenso implicito a che il proprio contributo vada alla Chiesa Cattolica.
Si potrebbe replicare che il silenzio puo’ essere considerato una forma di consenso, visto che esiste l’alternativa di scegliere un’altra organizzazione. Ma questo potrebbe essere vero solo se la domanda fosse la seguente: vuoi che il tuo contributo vada alla Chiesa Cattolica?
In quel caso, potrebbe essere lecito prendere non solo l’assenso, ma anche il silenzio, come consenso. Ma se la domanda e’ “A chi vuoi che venga destinato il tuo contributo?”, allora non ha senso parlare di silenzio come consenso, perche’, ovviamente, non c’e’ niente nella domanda a cui si possa dare il proprio consenso.
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