
“Sono convinto che partendo a gennaio, prima di Sanremo, e con le solide basi che abbiamo costruito quest’anno X Factor sarà il prodotto vincente del palinsesto 2009 di RaiDue. E’ una produzione importante, ovviamente, ma costa meno dei 10 milioni di euro di cui parlano i giornali”.
Non si può dire, in questo caso, che l’Auditel costituisca l’unica voce in capitolo per sancire il futuro di una trasmissione. Secondo Marano, la forza di X Factor è di avvicinare alla tv di stato un pubblico giovane e istruito, benestante e di tendenza, collocato principalmente nel Nord Italia: ben il 18% di share tra i laureati e chi ha un diploma di scuola superiore. La media degli ascoltatori è sui quarant’anni, il che lo renderebbe secondo lui il programma più giovane della storia recente Rai. In più, il direttore della seconda rete Rai non rinuncia a puntare sulla musica in tv, annunciando l’arrivo di un’imperdibile monografia su Vasco Rossi il 29 maggio:
“Non sono soddisfatto dei numeri, ovviamente. Ma della qualità dei prodotti sì. E mi spiace che chi rimprovera sempre, e giustamente, alla Rai mancanza di coraggio, assenza di sperimentazione e incapacità di parlare ai giovani non apprezzi i nostri sforzi di creare programmi di contenuto editoriale e culturale: perché la musica è cultura, è nell’aria che respiriamo da mattina a sera. E per me non serve tanto a inseguire audience quanto a costruire una nuova identità di rete. Fare risultato è nella mia missione di direttore, ovviamente, e per essere in pari con le aspettative ci mancano, in entrambi i casi, due punti percentuali di share”.
Tra i motivi, egli addebita l’obbligo, già manifestato alla vigilia del debutto, di trasmettere la striscia in access per non dar fastidio all’Eredità. A suo parere, inoltre, anche Scalo 76 sarebbe andato meglio se fosse partito a settembre anziché a dicembre (lo slittamento è stato dettato dal fatto che gli studi non erano ancora pronti):
“Anche per Scalo 76 abbiamo in mente le modifiche da apportare e da qui alla chiusura della stagione, in giugno, collauderemo altre novità. Sto persino pensando di farne una versione itinerante estiva: potrebbe diventare il brand intorno a cui ruota tutta la programmazione musicale live di Raidue. Lo riproporremo in autunno: io lo considero uno dei miei programmi più belli in assoluto, ideato e realizzato interamente all’interno delle nostre strutture e neppure costoso, grazie alla sintonia che si è creata con produttori e discografici”.
Quanto all’ingombrante paragone con Amici, Marano ricorda i pessimi ascolti con cui è partito e fa causticamente notare l’incapacità dei suoi ex-partecipanti di sfondare nel mercato discografico:
“Se noi riusciremo nell’intento di creare un pop star avremo raggiunto il nostro obiettivo. Se poi X Factor arriverà al 12 % di share e a due milioni e mezzo di ascoltatori, meglio ancora. Possiamo farcela, ce lo dicono la curva degli ascolti e le ricerche di mercato, quando torneremo finalmente alla serata del martedì. Abbiamo iniziato di lunedì per non sovrapporci con la Champions League: avremmo dovuto chiudere in anticipo, violando i tempi e la liturgia del format. La collocazione domenicale è stata un suicidio, una tegola inaspettata: ma ci sono ovviamente ragioni superiori, siamo un servizio pubblico con tutto quel che ne consegue…”.
Intanto, per l’ultima volta di domenica, noi ci prepariamo a seguire una nuova puntata di X Factor in diretta su Tv Blog!
ma lo chiudono o no?
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