
'La Commissione avrebbe preferito mantenere il progetto originario di una direttiva orizzontale', ha detto Katharina Von Schnurben, portavoce del commissario Ue Vladimir Spidla al lavoro e agli affari sociali. 'Ma bisogna essere realisti.
Purtroppo, l'ipotesi di una direttiva generale non sarebbe stata in grado di raccogliere l'unanimita' tra gli Stati membri.
Pertanto, e' stato deciso di mantenere lo strumento della direttiva solo sulle disabilita' fisiche, proponendo una raccomandazione per le altre forme di discriminazione'. A premere di piu' per limitare l'estensione della direttiva e' stata la Germania, contraria ad ampliare il potere legislativo di Bruxelles a settori che Berlino vuole mantenere di esclusiva competenza nazionale. Contraria, ma piu' per ragioni di merito, anche la Repubblica Ceca. Tra i paesi favorevoli, invece, Spagna, Svezia, Finlandia e Gran Bretagna.
'Il nostro orientamento e' realista', ha ribadito Von Schnurben. 'Il 25 giugno presenteremo al Consiglio dei ministri del lavoro una direttiva antidiscriminazione limitata ai solo disabili, ma le nostre porte restano aperte. L'ipotesi di una direttiva orizzontale non e' abbandonata, solo rinviata'.
La marcia indietro di Bruxelles ha deluso molti parlamentari e provocato reazioni delle associazioni di omosessuali. Nei giorni scorsi, l'europarlamentare britannico Liz Lynne ha lanciato una petizione per chiedere di ritornare al progetto originale con una direttiva onnicomprensiva.
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